SMLE PEDDLED SCHEME
L’ennesimo SMLE, questa volta prodotto da SSA (Standard Small Arms) nel 1918, modello MKIII*, generalmente denominato “Peddled Scheme”. Questa è un arma di cui, nel settore dell'exordinanza, oltre a blasonati testi, si è parlato poco e le uniche informazioni che si trovano provengono da forum stranieri, ma anche li, le informazioni sembrano essere contrastanti, inesatte o nella migliore delle ipotesi frammentarie ed incomplete. Con l’aiuto del buon vecchio Skennerton (ritenendolo fonte attendibile) vediamo di raccapezzarci un pochino.
S.S.A. (Standard Small Arms) è spesso sinonimo di “Peddled Scheme”, sistema che prevedeva la fornitura di parti di arma allo stabilimento della R.S.A.F. (Royal Small Arms Factory di Enfield) da parte di aziende esterne, per velocizzare la produzione di fucili di cui l’esercito aveva un gran bisogno per far fronte alla Grande Guerra.
L’assemblaggio delle armi del programma “Peddled” avveniva nello stabilimento in cui in precedenza venivano prodotte le baionette 1907, produzione delocalizzata nel 1915 a Sheffield. La S.S.A. fu solo una delle tante imprese coinvolte nel programma.
La SSA nasce verso la fine del 1914, grazie ad un contributo statale di 60.000 Sterline, con lo scopo di produrre fucili SMLE. Il contratto fu ufficialmente firmato il 23 Gennaio 1915. La direzione fu affidata a tre persone: due imprenditori ben inseriti nell’ambiente armiero di Birmingham, i signori Johnston e Peterson, e ad un brillante uomo d’affari di Londra, Samuel James Waring (19 Aprile 1860 – 9 Gennaio 1940), divenuto il primo (ed unico dal momento che con lui il titolo si “estinse”) Barone Waring e in seguito nominato Lord.
La famiglia, di origini Irlandesi (proveniente da Belfast), si stabilì a Liverpool avviando nel 1835 una società di legnami. Nel 1893 S. J. Waring fu incaricato di aprire un ramo della società di famiglia a Londra per la produzione di mobili. Nel 1897 la fusione tra la Waring e la Gillow & Company diede origine alla Waring & Gillow, una tra le più famose ebanisterie, produttrice di mobili di pregio e nota per aver realizzato (tra tante altre cose) l’arredamento del transatlantico “Lusitania”, ritenuta la nave più lussuosa dell’epoca.
Durante la Prima Guerra Mondiale la Waring & Gillow era impegnata nella produzione dei primi aeromobili, per supportare ulteriormente lo sforzo bellico iniziarono a produrre anche calciature per fucili.
Barone Samuel James Waring (19 Aprile 1860 – 9 Gennaio 1940)
La SSA aveva sede in Lench St.,8 Birmingham, ben presto però si resero conto che non sarebbero mai riusciti a produrre fucili completi, a causa della mancanza di macchinari, di mano d’opera specializzata (nonostante alcuni operai fossero stati ben istruiti nell’arsenale di Enfield), ma soprattutto per problemi organizzativi.
Nei primi due anni di attività la Standard Small Arms produsse solamente cinque o sei mila receiver, alcune canne e alcune guardie per il grilletto. A causa di questa inefficienza la S.S.A. fu inserita nel “Peddled Scheme”, insieme a una settantina di altre imprese private alle quali si aggiungevano più di un centinaio di subappaltatori (per oliatori, vari accessori e finimenti).
Come anticipato queste ditte inviavano i materiali semilavorati all’arsenale di Enfield per l’assemblaggio finale.
Nell’ambito del Peddle Scheme, la Standard Small Arms si impegnava a fornire receiver (completi di ponticello di caricamento), guardie per il grilletto, canne, testine per otturatori o (forse) otturatori completi e supporti per le mire (anteriori e posteriori). Nel 1917 grazie all’arrivo di nuovi macchinari la produzione aumentò ma i problemi nella direzione e organizzazione vennero considerati gravi a tal punto che il ministero della guerra fece un offerta per acquisire la società. Le trattative andarono per le lunghe ma nel mese di aprile del 1918 raggiunsero un accordo e la S.S.A. cessò di esistere diventando la N.R.F. (National Rifle Factory n°1). nello stesso periodo fu rilevata anche la Greener Factory (denominata National Rifle Factory n°2) per la produzione di calciature e canne.
La N.R.F. passò sotto al controllo del governo ma il Signor Waring, con la Waring & Gillow continuò a supportare lo sforzo bellico producendo aeromobili destinati ad armare la neonata RAF.
Per dovere di cronaca la collaborazione con la RAF continuò anche durante la Seconda Guerra Mondiale e negli stabilimenti Waring & Gillow vennero prodotte le parti per costruire il temibile “Mosquito”, il più veloce bombardiere leggero dell’epoca.
Il primo lotto di 279 fucili prodotti con il sistema “Peddled” venne consegnato a Settembre del 1916, entro la fine dell’anno la quantità di fucili prodotti arrivò a 13.590. Al primo di aprile del 1917 furono prodotti 117.952 receiver arrivando a produrre al primo aprile 1918 un totale di 232.416 receiver (forse completi di otturatore).
Nel periodo di attività la S.S.A. con il sistema Peddled produsse oltre 250.000 fucili ai quali vanno aggiunti quelli prodotti negli ultimi sei mesi di attività dalla N.R.F per arrivare ad un totale di circa 275.000 fucili completi.
Pare che la N.R.F. prima di chiudere i battenti al termine della Guerra, producesse anche parti per il fucile automatico Farquhar-Hill, il contratto venne però annullato a causa della fine delle ostilità. Tuttavia pare che alcuni esemplari consegnati prestarono servizio attivo.
Non tutte le parti prodotte nel programma “Peddled” vennero assemblate per realizzare fucili finiti, non è raro trovare parti “Peddled” usate come ricambi. Visto il notevole surplus di componenti alcuni receiver furono usati anche da B.S.A. e le canne furono usate nei diversi programmi di riarsenalizzazione.
Spesso i fucili SSA/NRF (come gli LSA) furono inviati ad armare le truppe alleate dell’impero negli angoli più remoti. Il fatto che ne furono prodotti relativamente pochi e che siano stati “dispersi” tra i paesi alleati lo rende oggi un fucile raro (sebbene non di difficile reperibilità).
Ora vediamo un po questo vecchio catenaccio prossimo al secolo di vita.
La caratteristica marcatura sulla fascetta del receiver, senza produttore ma solo con corona, monogramma del regnante (Giorgio V), anno e modello con una grafica completamente diversa da quella conosciuta e comune a tutti.
Come già detto è un MKIII*, non è diventato “ * ” in seguito a qualche riarsenalizzazzione, è proprio nato così. Si capisce sia dalla marcatura (dove la scritta del modello “III*” è perfettamente centrata verticalmente con corona e data) sia dall’inconfutabile fatto che il receiver è privo dell’intaglio per ospitare il lamierino.
Considerando che la SSA, secondo Stratton, produsse solo MKIII* e che alcuni siano stati aggiornati cancellando l’asterisco e mettendo il cut-off, si può stabilire che non tutti i receiver nascevano privi dell’intaglio per l’alloggiamento del dispositivo di esclusione del serbatoio.
Come di consueto il marchio SSA si trova sul retro del receiver, in prossimità della leva di sicura.
Questo fucile non ha nulla di particolare, se non che è inspiegabilmente completamente monomatricola (inclusa la calciatura), la canna originale del 1918 prodotta da Vickers & Son Maxim (marcata “VSM” nella parte inferiore, normalmente incassata nella calciatura).
E’ normale trovare sui fucili Peddled canne prodotte dai seguenti forntori (ma come anticipato molte di queste canne vennero usate anche come ricambi):
- C. G. Bonehill, Belmont Row Birmingham.
- British Gun Barrel Co. Ltd., Halesowen, Birmingham.
- Dunford & Elliott (Sheffield) Ltd., Bath St, Birmingham.
- W. W. Greener, St. Mary’s Square, Birmingham.
- A. G. Parker & Co. Ltd., Whittal St., Birmingham (incluse le conversioni in .22lr).
- Standard Small Arms Co. Ltd., Lench St. Birmingham.
- Vickers Ltd., Vickers House, Broadwey. Westminster, London.
- Westley Richards & Co. Ltd., Bournbrook, Selly Oak, Birmingham. (4)
Sparsi qua e la marchi di prova dell’arsenale di Enfield che si occupò dell’assemblaggio, ci sono anche numerosi marchi che indicano riarsenalizzazioni.
Sul Knox-form è presente la misteriosa “V” che pare sia presente solo su alcune armi provenienti dal famoso lotto di Euroarms acquistato dalla Marina Militare. Potrebbe indicare una “revisione” prima di essere inviato come aiuto all’Italia nell’immediato dopoguerra (ma non ci sono conferme della cosa).
Unica particolarità dell’arma è la pala del calcio marcata con la lettera “B” che indica la misura Bantam, la più corta in assoluto, misura solo 12” (circa 30 cm).
Durante la prima Guerra mondiale a seguito di numerose richieste e manifestazioni (a volte anche violente) da parte di uomini di bassa statura provenienti da zone minerarie e industriali (la loro statura gli permetteva di lavorare duramente ma non gli era concesso di arruolarsi per servire il paese), l’Esercito Britannico abbassò il limite minimo di altezza da 5piedi e 3 pollici (1,60 m) a 5 piedi (1,50m). Nel 1914 nacquero così i primi reggimenti composti da uomini di bassa statura, sulle loro mostrine il badge riportava il disegno di un gallo e la scritta "BBB" - "Birkenhead Bantams di Bigland". I reggimenti Bantam erano comunque comandati da ufficiali di statura normale. Per ricordarne uno su tutti, il Maggiore della 104° Brigata Bantam è poi divenuto noto come Maresciallo Montgomery. Il termine Bantam probabilmente deriva dal nome di una città Indonesiana nota per una particolare razza di piccoli polli domestici. Ancora oggi il termine viene usato per indicare nella box i pugili della categoria "peso gallo", sempre per dovere di cronaca, il peso massimo per i pugili di questa categoria è di 53,2 kg... decisamente uomini "piccoli", generalmente di bassa statura con cui però è meglio non scherzare.
Durante la guerra i reggimenti subirono pesanti perdite e gli uomini furono rimpiazzati da soldati di statura normale.
Con il tempo, per il continuo ricambio di uomini i reggimenti “Bantam” che dimostrarono di non essere da meno rispetto ad altri, risultarono indistinguibili dai reggimenti “regolari”.
Molti uomini appartenenti a reggimenti Bantam diventarono veri e propri eroi popolari.
Solo nel 1918 venne adottata ufficialmente la calciatura di misura “B”.
Foto di gruppo dei membri della 35°divisione mista.
Concludo con alcune considerazioni del tutto personali.
Di recente mi è capitato di sentir definire i fucili -Peddled- degli “accrocchi” e paragonati ai -Dispersal-. A mio avviso il termine accrocchio è assolutamente fuori luogo. I -Peddled- sono armi con una loro chiara identità e storia, come lo sono i -Dispersal-.
L’unica cosa che hanno in comune le due varianti è solo il fatto di essere stati costruiti (per motivi molto differenti) non in un unico arsenale ma in varie officine disseminate prevalentemente nel West Midlands.
Un S.S.A., un N.R.F. o un qualunque SMLE anche privo di marchio del produttore (fatto nell’ambito Peddled Scheme) non credo debba avere minor valore rispetto a un fucile prodotto ad Enfield nello stesso periodo e non è provato che le armi Peddled siano di qualità inferiore rispetto a Enfield, LSA o BSA.
CLASSIFICAZIONE COLLEZIONISTICA:
Reperibilità | 3 |
Valore Storico | 3 |
Valore nel Tempo | 4 |
Valore di Mercato | 3 |
Stato dell'Arma | GRADE B+ |
Per consultare la legenda, clicca qui
Copyright© 2017 - Andrea Grazioli per CoEx
Fonti:
(1) http://discovery.nationalarchives.gov.uk/details/rd/92136f3f-127e-4887-83e2-eb1e7fc36ed4
(2) http://www.dailymail.co.uk/news/article-3366165/London-furniture-factory-Waring-Gillow-built-planes-WWI-WWII.html (3) The Lee Enfield Story - Ian Skennerton pag. 153
(4) The Lee enfield A Century of Lee Metford & Lee enfield Rifles & carbine- Ian Skennerton pag. 172
(6) http://www.surplusrifleforum.com/viewtopic.php?f=27&t=89267
(7) http://www.lancs-fusiliers.co.uk/gallerynew/17thBn/17thBnLF.htm
(8) British Enfield Rifle SMLE (n°1) Rifles MK I and MKIII - Charles Stratton
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