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categorie - ARMI LUNGHE

MAADI MISR

L'AK47 Egiziano





LA SITUAZIONE STORICA
L’Egitto del dopo secondo conflitto mondiale si lega indissolubilmente alla figura di Gamal Al Nasser. Fu il colonnello Nasser assieme ad altri ufficiali dell’esercito egiziano a detronizzare re Faruk nel 1952. Ben presto Nasser si sbarazzò degli altri golpisti per proclamarsi presidente della nascente repubblica araba con forte ispirazione socialista. Appena giunto al potere, Nasser, individuò due grandi obiettivi per consolidare il proprio potere: la sconfitta della fratellanza musulmana in politica interna e l’avvicinamento al blocco sovietico, in politica estera. Quest’ultima mossa fu decisa per poter nazionalizzare il canale di Suez per poi gestirne i proventi e politicamente per sganciarsi definitivamente dal controllo inglese che durava da oltre un secolo. 

Il patto di alleanza stipulato con i sovietici nel 1955 fu il primo concreto passo che portò ad una rapida corsa agli armamenti in tutto il Medio Oriente. Infatti, il patto di mutua assistenza militare concordato con Mosca portò in breve tempo l’esercito egiziano a disporre di un quantitativo di armi (da quelle leggere a quelle pesanti come i moderni T55 e MIG) mai visto fino a quel momento in tutta la regione. Israele, enormemente spaventato dalle nuove capacità belliche dell’esercito egiziano, strinse un accordo militare con la Francia per modernizzare completamente le proprie forze armate. La guerra non tardò ad arrivare: nell’ottobre del 1956 scoppiò la seconda guerra arabo-israeliana, che prese il nome di guerra del Sinai e vide una fulminea e schiacciante vittoria di Israele. Dopo il cessate il fuoco, imposto da URSS e USA, Israele si ritirò da tutto il Sinai appena conquistato. Nasser dopo questa sconfitta militare, in attesa di poter avere la rivincita su Israele, si legò politicamente e militarmente alla Siria, e nel 1958, formarono la RAU (Repubblica Araba Unita). Poco dopo il movimento golpista dello Yemen si unì ad Egitto e Siria per cercare di sconfiggere le truppe lealiste appoggiate dall’Arabia Saudita. A partire dal 1961, migliaia di soldati egiziani si trovarono a combattere una cruenta guerra nello Yemen che durò fino al 1966. 

L’anno successivo, Nasser, sicuro di poter sconfiggere militarmente Israele, grazie alle sempre più massicce forniture di armi sovietiche, trascinò l’Egitto nell’ennesima guerra. Nel giugno del 1967 scoppiò la terza guerra arabo-israeliana nota a tutti come la “guerra dei sei giorni”. Fu una sconfitta devastante per gli stati arabi (Egitto, Siria e Giordania) che tentarono di invadere Israele. 

Nonostante tutte queste guerre e il regime dittatoriale imposto alla popolazione, Nasser fu sempre visto come il padre della rinascita egiziana. Al suo funerale, seguito alla improvvisa morte avvenuta il 28 settembre 1970, parteciparono oltre cinque milioni di persone.

L'ARMA:
Fatta questa premessa storica, è necessario fare una panoramica delle armi che l'esercito Egiziano ha avuto in dotazione durante i primi e turbolenti anni.

La prima arma del nuovo Stato fu il SAFN49 ordinato e fabbricato interamente dalla FN belga su specifico ordine; questa arma presenta scritte arabe ed è facilmente riconoscibile dal fatto che era alimentata da munizioni 7,92x57mm Mauser per via delle numerose scorte derivate dal secondo conflitto mondiale. L'anno seguente, 1952, per l'esigenza di produrre autonomamente le armi sul territorio, l'Egitto strinse un contratto con la Svezia per l'acquisto della linea di produzione del fucile AG42-Ljungmann che, sempre camerato nel calibro tedesco da 7,92mm, fu chiamato Hakim. Quest'ultimo venne poi modificato a carabina e ricamerato in 7,62x39 per affinità all'Unione Sovietica e chiamato Rashid. Seguìrono poi i fucili Vz52 cecoslovacchi, SKS russi e per ultimi gli AK47 Mpi KM e KMS prodotti nella Germania Est DDR. Sono proprio queste ultime armi che diedero il via alla costruzione del primo fucile d'assalto Egiziano. 

Infatti, per la "vicinanza" al Patto di Varsavia, per la necessità di contenere costi ed per avere un controllo autonomo del numero di pezzi, l'Egitto iniziò la fabbricazione autonoma su licenza del Misr, versione egiziana del sovietico AK47.
Quest'arma venne costruita nella Fabbrica di Stato 54, una divisione della Industria Militare Maadi al Cairo. La produzione fu ingente, tanto che l'Egitto, durante gli anni '80, divenne un grande esportatore di armi, soprattutto in Iraq e Sud Africa.

Il modello qui preentato è proprio la versione Export che si differenzia per la presenza dei numeri arabi occidentali sulla tacca di mira e lettere a caratteri romani del selettore: S per sicura, A per automatico e R per colpo singolo.

Il Misr ha anche delle caratteristiche che lo contraddistinguono da tutte le altre versioni AK, tra le quali il particolarissimo calcio pieghevole con piastra metallica stampata a forma di triangolo che ripiegato permette comunque l'accesso al selettore. Il fusto invece, prendendo spunto dagli AK DDR fino a quel momento in dotazione, è identico a tutti gli AKM stampati e non venne mai prodotto nella versione ricavata dal pieno come in molti altri Stati.

A causa dello scarso controllo di produzione, il Maadi Misr è annoverato tra le peggiori e meno affidabili versioni dell'AK47. Ciò nonostante resta nel nostro mercato come uno tra i modelli più ambiti dai collezionisti e con un interessante fascino storico.

LA CINGHIA:
La solita e tipica AK, ma risulta estremamente riconoscibile per il tessuto color verde bottiglia e il gancio di attacco a sezione tubolare e non piatta. Inoltre la finitura complessiva è molto più grossolana rispetto alla media delle comuni AK di vari altri paesi. Importante sottolineare che tale cinghia è la medesima utilizzata anche su fucile Hakim e Rashid.

LA BAIONETTA:
Anche in questo caso parliamo della consueta modello AKM modello transizionale, ovvero baionetta AKM type II e fodero Type I. La qualità costruttiva, come per la cinghia, rispetto alle consorelle di altri Stati, risulta essere molto povera. Viene comunemente trovata color nero, ma le prime versioni avevano impugnatura in resina marrone o arancio scuro. Si ritiene sia congruo affiancare al Misr anche la baionetta AKM di produzione DDR data la fornitura di fucili e baionette da parte della Germania dell'Est presenti massivamente negli arsenali Egiziani. 

CLASSIFICAZIONE COLLEZIONISTICA:

Reperibilità 4
Valore Storico 3
Valore nel Tempo 3
Valore di Mercato 3
Stato dell'Arma GRADE C+

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Copyright© 2017 - Stefano di Sansebastiano, David Elber e CoEx


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