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categorie - ARMI LUNGHE

M1 GARAND LEND-LEASE

Un americano al servizio di Sua Maestà






Da testi e articoli di Scott Duff:

INTRODUZIONE STORICA:

Il 7 dicembre 1941 il Giappone attaccò gli Stati Uniti a Pearl Harbor, cambiando per sempre l’ordine mondiale. L’America entrò quindi in guerra contro le forze dell’Asse: Giappone, Germania e Italia. Fino a quella data, gli USA, dal 1939 rimasero neutrali con una chiara simpatia per l’Inghilterra dettata da pensieri e logiche anglosassoni nonché da palesi interessi economici (ndr).

Nel maggio 1940, gli inglesi si trovarono in gravi difficoltà a seguito dei fatti di Dunkerque. Il salvataggio di 338.000 soldati, senza le loro armi, rappresentò quasi l'intera forza che ci si aspettava che difendesse l'isola dall'invasione tedesca. Le armi leggere erano disperatamente necessarie. Il presidente Roosevelt e il Congresso dovettero trovare un escamotage tecnico nelle chiare leggi sulla neutralità dei Paesi per aiutare la Gran Bretagna, consentendo la vendita di armi e equipaggiamenti obsoleti o in eccedenza. Grandi quantità di fucili M1917 (corretto nome dei fucili P17), fucili automatici Browning e mitragliatrici statunitensi poterono toccare il suolo inglese grazie ad un particolare editto.

Nel marzo 1941, il Congresso degli Stati Uniti approvò quindi il Lend-Lease Act, consentendo il sostegno materiale diretto alle nazioni alleate. Era stato presentato  come "Un atto per promuovere la difesa degli Stati Uniti". L’autorizzazione, con il "Lend-Lease", prevedeva la fornitura di "qualsiasi arma, munizione, aereo, nave o imbarcazione". Uno stanziamento iniziale di $ 7 milioni fu autorizzato per "prestare e affittare" (lend-lease) materiale bellico alla Gran Bretagna e alle altre nazioni alleate, stabilendo così gli USA come "l'arsenale della democrazia" per il mondo libero.

Quasi 3 milioni di fucili, carabine, mitragliatrici, fucili mitragliatori, pistole e revolver furono spediti in Inghilterra, nell'URSS, nelle forze della Francia libera, Cina, Canada e Olanda nel Regno Unito - con poco più di 2 milioni di pezzi inviati al solo Impero Britannico.

Grandi quantità di fucili M1 Garand dovevano essere trasferiti in Inghilterra. Il primo stanziamento fu effettuato il 27 marzo 1941 e i fucili spediti vennero presi, casualmente, tra le scorte di arsenale e le produzioni correnti. Dopo un secondo stanziamento, il 28 ottobre 1941, fu autorizzata una quota percentuale della produzione corrente di quell'anno. Questi trasferimenti continuarono anche dopo la dichiarazione di guerra contro il Giappone fino al marzo 1942 per le armi calibro .30 e terminarono ufficialmente per tutte le armi e equipaggiamenti alla fine del giugno 1942. In tutto, un totale di 38.001 fucili M1 Garand furono spediti in Inghilterra sotto Lend-Lease. Questi erano i "British Garands", che negli ultimi anni sono diventati molto ricercati dai collezionisti per la loro rarità.

 

Marcatura distintiva di esclusione del servizio da parte del Pattern Small Arm:

La procedura militare britannica stabiliva che le armi non destinate al servizio fossero contrassegnate in modo ben visibile e distintivo. I regolamenti applicati ai fucili M1 Garands furono:

Classe I. Armi che NON sparano le munizioni britanniche in calibro .303 British Service saranno contrassegnate da una banda da 2 pollici di vernice ROSSA. Su questa banda verrà stampigliato in NERO il calibro dell'arma.

Una banda rossa fu, quindi, dipinta attorno al paramano anteriore tra l’astina copricanna e l’attacco anteriore della cinghia. La pittura di solito appare fatta di fretta senza alcun tentativo di mascherare i bordi e renderli netti e uniformi. Sono state osservate varie sfumature di rosso, da un colore mattone profondo ad quasi ocra. Inoltre, il calibro è stato osservato dipinto in nero come .30 e .300, con e senza il punto decimale e in diverse misure.

Pochi fucili Lend-Lease incontrati oggi hanno una banda rossa residua. La vernice non aderiva bene al noce oliato del paramano. Inoltre, quando questi fucili sono ritornati negli Stati Uniti, sono stati rivestiti con conservante per la spedizione, che ha ammorbidito la vernice. Il conservante è rimasto intoccato negli anni sulle armi stoccate e, quando veniva rimosso dall'acquirente/collezionista, la vernice rossa si scrostava dal calcio facilmente. Alcuni acquirenti hanno addirittura cancellato "quel brutto segno di vernice" ritenendolo inutile e di dubbio gusto visivo. Tuttavia, a volte le tracce di rosso si possono trovare sotto la protezione, dove la vernice è scivolata al di sotto dell’astina. Tutto questo in contrasto con i collezionisti di oggi disposti a pagare molto di più per un’astina con ancora la vernice rossa attaccata.

Quando i Garands cominciarono ad ad arrivare in Inghilterra, la minaccia di un'immediata invasione tedesca era diminuita. Il risultato fu che una grande parte di questi i M1 ha trascorso la guerra nei depositi britannici. Altri vennero dati in dotazione alla Home Guard (Guardia Nazionale) e alle unità di sicurezza del campo di aviazione della RAF, che non videro combattimento. Secondo quanto riferito, molti sono tornati negli Stati Uniti nelle loro casse di spedizione originali.

 

Marchi della canna:

La caratteristica distintiva dei fucili Lend-Lease è, naturalmente, la presenza dei British Proof Marks, i marchi britannici. In effetti, in America, questi M1 erano chiamati "Garand britannici" e venivano poco considerati dalla maggior parte dei collezionisti a causa di quel "deturpamento".

Pochi collezionisti di M1 capiscono che questi marchi non sono militari ma di origine commerciale, e non sono state applicati quando i fucili hanno raggiunto l'Inghilterra durante la seconda guerra mondiale. Il Gun Barrel Proof Act prevedeva che le armi di piccolo calibro non potessero essere messe in vendita, scambiate o esportate fino a quando non fossero state debitamente provate secondo le British Rules of Proof. I test di prova e la marcatura dei Garand Lend-Lease non si effettuarono fino alla metà degli anni '50, quando il governo britannico li vendette al commerciante di armi Sam Cummings della Interarmes of Alexandria per l'esportazione negli Stati Uniti.

Tutte le armi acquistate in tutta Europa e nel Medio Oriente passarono attraverso questa struttura sulla via per l'America, e dovettero essere certificati secondo la legge britannica. Queste importazioni successive sono state contrassegnate sulla parte anteriore della canna tra gli anelli della presa gas.

Le prove effettive sono state eseguite in due sedi, la Birmingham Proof House, nota anche come Guardians Company, e la London Proof House, nota anche come Gunmakers Company. Le prove effettive e le informazioni applicate al fucile erano le stesse in entrambe le case, ma ognuna aveva il proprio stile di marcatura. I punzoni sono stati applicati ai fucili del 1941-42 sulla camera della canna, visibili quando l'asta di armamento  è arretrata e l’otturatore aperto.

Il primo marchio è il Nitro Proof Mark distintivo della casa che esegue i test. Il marchio londinese è un braccio sollevato con una scimitarra sulle lettere NP, il marchio Birmingham è una corona sulle lettere BNP per British Nitro Proof. 

Il secondo in sequenza è il calibro. Londra ha usato un breve "30", Birmingham invece ".30/06". 

Il terzo marchio è la lunghezza del bossolo in pollici. Londra usò di nuovo il marchio più semplice 2"1/2 mentre Birmingham registrò la lunghezza decimale di 2.494".

Quarto è la pressione della carica di prova in tonnellate per pollice quadrato. La casa di Londra utilizzava la notazione breve "18 TONS", Birmingham usava la notazione "18 TONSPER.".

Birmingham aggiunse un quinto marchio, spade incrociate con il numero di vari ispettori e una lettera con il codice di data. Londra no.

La lettera nell'angolo sinistro delle spade incrociate è il codice dell'anno, che inizia con A nel 1950 e progredisce (la lettera I venne omessa) in Z nel 1974. Le lettere ricominciano con A nel 1975, ma la struttura delle spade incrociate venne cambiata in cerchio segmentato. La lettera a destra è sempre B per Birmingham, e la cifra in basso è l'anzianità dell'ispettore, da 1 a 8. Il codice "FB 1" indica che il fucile è stato visto durante l'anno 1955 dall'ispettore capo. Questa versione della marcatura vista iniziò nel 1950; un sistema leggermente diverso fu usato fino al 1941, e nessuna prova di esportazione fu fatta dal 1942 fino a molto dopo la fine della guerra

Oltre alle prove della canna, il Regolamento ha dichiarato che sia il fusto e l’otturatore vennero marcati. Birmingham ha usato il punzone BNP stampato sulla parte superiore del fusto, direttamente sopra la camera di cartuccia; Londra usava una corona con ”GP” intrecciato, stampata sul lato destro dell'anello del fusto sotto la gobba dell'asta d’armamento. Entrambe le case marcarono l’aletta destra dell’otturatore

La scarsa pressione dei punzoni tuttavia, non e’ riuscita ad imprimere i marchi in profondità sull’acciaio temprato degli otturatori e dei fusti dell’M1 Garand e questi si sono resi invisibili breve tempo. Solo una piccola parte dei fucili Lend-Lease mostra queste prove o parti di esse; la maggior parte contiene solo ammaccature o macchie. Molti non mostrano alcuna marcatura, suggerendo che entrambe le case alla fine rinunciarono al tentativo.

Tutta questa complessa situazione dei marchi apposti in tempi non recenti, serve a certificare che l'arma in questione è proprio derivata dal contratto Lend-Lease.

 

Note collezionistiche:

Gli esempi più noti dei garand Lend-Lease si trovano tra i seriali da 300.000 a 600.000, tuttavia sono stati riscontrati fucili con numeri leggermente più alti e più bassi. Durante il periodo tra il settembre del 1941 e il maggio del 1942, quando furono prodotti questi fucili, venivano fatti diversi cambiamenti nelle componenti. Una comprensione di queste caratteristiche è importante per identificare un originale Garand lend lease.

Innanzitutto, bisogna verificare tutti i marchi britannici citati sopra stampati sull'estremità della camera della canna, visibili quando l'asta di comando è arretrata.  Inoltre, tutti i fucili M1 di questo periodo erano equipaggiati con una scatola di scatto con  guardia del  grilletto forgiato e non stampata con il foro posteriore. La vite del mirino anteriore con lo smusso per la coppiglia che serve per coprirla e il tappo della presa di gas chiamato “single slot” dotato cioè di un solo taglio anziché del classico intaglio a croce che si vede sui garand di più tarda produzione.

Il calcio, In seguito all'accettazione da parte degli Stati Uniti, reca, sul lato sinistro, il  cartiglio dell'ufficiale comandante in carica al tempo all’arsenale di Springfield e un emblema di accettazione (la cosiddetta Ordnance wheel, un cerchio con due cannoni incrociati - Crossed Cannons). Il cartiglio trovato su tutti i fucili M1 di questo periodo era quello di Gen. Gilbert H. Stewart; una "SA" su "GHS" racchiusa in un quadrato. Sono stati usati due emblemi di Ordnance wheel di diametro diverso. Il primo è il più grande ed ha un diametro di circa 23/32", il più piccolo è più piccolo ed ha un diametro di circa 7/16". La transizione iniziò nel dicembre del 1941 e una sovrapposizione di entrambe le dimensioni continuò per diversi mesi.

Un altro cambiamento iniziato in questo periodo è un accorciamento del barrel chennel, il canale dove passa la canna all’interno del calcio. Questa zona è la sezione stretta direttamente sul retro dell’attacco della cinghia. Il canale “lungo” ha una lunghezza di circa 2 pollici e 3/8 mentre il canale “corto” è di circa 1 pollice e 5/8. Esisteva una sovrapposizione dei due tipi di barrel channel durata diversi mesi.

La  mira posteriore era un altro componente il cui design è cambiato durante questo periodo. Il primo tipo di pignone dell’alzo usato sui primi fucili M1 era ed è chiamato oggi dai collezioni “flush nut”. La regolazione dell’alzo era difficile con questo tipo di pignone. Fu dunque apportata una modifica al progetto che i collezionisti  chiamano “lock bar”, la classica barretta rettangolare che si avvita al pignone ed era di tipo 1 (con pignone corto) o tipo 2 (a pignone lungo). La differenza visibile tra i due si nota guardando il blocchetto avvitato. Sul tipo 2, il pignone sporge di un millimetro circa dal foro del blocchetto, mentre sul tipo 1 il pignone rimane all’interno del foto e il blocchetto si avvita solo per pochi mm. La mira di tipo Flush Nut ad oggi è rarissima e tra i collezionisti raggiunge cifre a 3 zeri. Questo passaggio è iniziato all'inizio del 1942. Si è verificata una sovrapposizione di diversi mesi nell'utilizzo. Entrambi i tipi di mirini, il flush nut e il lock bar tipo 1 utilizzavano il primo "pignone corto", che è più corto di lunghezza e la porzione filettata ha un diametro inferiore rispetto al più comune "pignone lungo" e alla seconda barra di bloccaggio del tipo adottata alla fine del 1942. Altro elementi distintivo del mirino fu la diversità di lavorazione delle due rotelle di alzo e deriva che divennero uguali intorno al maggio 42. 

I collezionisti hanno ignorato, persino evitato, i Garands britannici fino a 10 anni fa, sdegnandoli, ma ora si rendono conto che questi sono tra i fucili M1 più originali a disposizione.

Nell’arma fotografata per questo articolo si notano tutte le caratteristiche citate nel testo qua sopra.

Dalla matricola e dall’anno stampato sulla canna il fucile è uno Springfield prodotto intorno all’ottobre del 1941 e spedito poi in Inghilterra. Riporta sulla canna i marchi del London Proof House, così come sull’otturatore e sull’anello del fusto ha delle “macchie” di stampa, e la classica banda rossa sull’astina. Il calibro .30 scritto in nero tra la pittura rossa si nota appena. Così come si nota pochissimo il cartiglio sul lato sinistro del calcio. L’arma sembra però non aver subito interventi in arsenale, come si può vedere dalla presa di gas ormai bianca (la presa gas è fatta in acciaio inox e al tempo la qualità di fosfatazione non è quella di adesso, e l’inox aveva la caratteristica di perdere la brunitura con il calore), dalle macchie di ruggine su calciolo e parte del fusto, che ci dice che l’arma è nello stato originale, dalla maglietta metallica tra i legni detta “grooved”, primo tipo fatta nel 41 e dalla rarissima mira posteriore di tipo “flush nut” con le due rotelle di regolazione di lavorazione diversa chiamate “checkered” cioè a quadratini, e “knurled” zigrininato.



Nell’ultima fotografia lo troviamo insieme a un P17  entrambi spediti in Inghilterra. 



LA CINGHIA:
Come per tutti gli M1 Garand fino a circa 1944, la cinghia congrua è la modello 1907 americana. Costruita in cuoio di diverse qualità, può avere ardiglioni in ottone o ferro. Fu prodotta da diverse aziende, ma le più comuni sono la MILSCO e la BOYT. Come testimoniano le foto d'epoca, nel Lend Lease Act venivano fornite anche queste e non ci sono prove di utilizzo degli M1 con cinghie autoctone dell'utilizzatore.

BAIONETTA:
Ci sono alcuni fatti storici da considerare per capire quale possa essere la corretta baionetta per questo modello di Garand. Considerando le date, il modello corretto da affiancare è la modello 1905 lunga 16 pollici visibile nell'immagine a seguire. Infatti le baionette modello M1 vennero prodotte dopo il '43, il che non la renderebbe congrua.
Riguardo la 1905, esistevano sia produzioni recenti ('41-42) oppure vecchie produzioni riarsenalizzate (dal 1905 in poi). Come dimostra però l'ultima fotografia della galleria immagini, furono fornite anche versioni 1905E1 (modello accorciato dalla 1905). I foderi sono i comuni modelli in vetroresina.

CLASSIFICAZIONE COLLEZIONISTICA:

Reperibilità 5
Valore Storico 4
Valore nel Tempo 4
Valore di Mercato 5
Stato dell'Arma GRADE B+

Per consultare la legenda, clicca qui

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Contenuti estratti da testi di Scott Duff

 

41 Royal Marines Commando - Guerra di Korea con M1 Garands Lend Lease

 

 
George Barnes dei Royal Marines Commando su un US destroyer, Nord Corea, 1951

 


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